Rolando Zucchini

 

Biografia di Rolando Zucchini                                                             

Nato a Foligno (PG) il 6 giugno1947. Vive a lavora a Scandolaro Foligno (PG) Umbria Italy.

Nel 1972 si laurea in Matematica con una tesi sulle geometrie non-euclidee. Subito dopo si trasferisce a Como dove prende contatti con alcuni artisti che frequentano la Galleria Libera di via Parini. È a Como che comincia a dipingere usando tecniche strane su qualsiasi tipo di supporto. Nel 1979 rientra in Umbria. La sua prima mostra personale risale al 1980 alla Galleria Il Pozzo di Città di Castello, con la presentazione del regista e poeta Nando Rossetti. In questo periodo usa cementite colorata che spande sulle tele affidandosi al gesto al caso all’imprevisto, bucherellando la massa pittorica con il retro dei pennelli. Successivamente la sua pittura assume un aspetto più razionale e si accampa dentro figure geometriche a rilievo su fondi monocromi, accentuate da elementi segnaletici, triangoli e segmenti, dipinti con colori puri. Nel 1984 è invitato dal critico romano Massimo Locci alla mostra ADSYDE(ra)TOLLU(n)T a Trevi (PG) che raccoglie 12 artisti dell’avanguardia umbra. Seguono le mostre personali alla Galleria Cicconi di Macerata e al Centro d’Arte L’Idioma di Ascoli Piceno. Nello stesso anno aderisce al gruppo Astrazione Arcaica teorizzata dal critico d’arte Giorgio Cortenova. A metà anni ottanta la sua pittura attraversa lo schermo della tela con vitalissime serpentine multicolori che guizzano e saettano lungo linee che congiungono gli estremi: diagonali, orizzontali, verticali, oblique. Le opere di questo ciclo sono presentate in numerose collettive tra le quali INDICE PRIMO allestita al C.A.C. San Silvetro di Osimo (AN) e altre sedi, a cura di Franca Calzavacca.  Nel 1987 il critico d’arte Mariano Apa lo invita alla mostra Iconologia della Non Figurazione Palazzo Rosari Spada a Spoleto. Gli artisti umbri presenti sono impegnati sul fronte dell’Astrattismo in contrapposizione alle tendenze neo-manieriste che in quegli anni vanno per la maggiore. Alla fine degli anni ottanta le pitture primarie sono associate a pitture monocrome dove il colore vive nella profondità della materia e nella sedimentazione del tempo. Realizza opere di grandi dimensioni che dispone sulle pareti con composizioni che coinvolgono lo spazio. Pur restando uniche e con una loro autentica vitalità le superfici unendosi si completano, entrano in dialogo, allargano i confini dell’indagine. Con queste opere, nel 1988, è invitato da Giorgio Cortenova e Filiberto Menna alla grande mostra ASTRATTA che raccoglie i più importanti artisti astratti italiani dal dopoguerra fino alle giovani generazioni. La mostra è allestita a Palazzo Forti di Verona e successivamente al Palazzo della Permanente di Milano e alla Kunsthall di Darmstadt. Nello stesso anno il critico Massimo Duranti lo inserisce tra gli artisti significativi dell’astrattismo umbro riuniti nella mostra Tradizione e Attualità della Non Figurazione. È ancora Giorgio Cortenova a presentare la personale alla Galleria La Roggia di Pordenone. Sono anni di intenso lavoro e di esposizioni collettive tra le quali: 6 Contemporanei Umbri Palazzo Comunale Spello (PG) a cura di Duccio Travaglia, Cromologie mostra itinerante Firenze, Padova, Taranto a cura di Enzo Di Grazia, che presenta anche la personale alla Galleria Bellosguardo di Cagli (PU). Linee Parallele alla Galleria Il Sole di Perugia, curata da Giorgio Bonomi. Flebea Chiesa di San Francesco Gualdo Tadino (PG). Nei primi anni novanta incolla brandelli di tela dipinta, incorniciati da listelli di ferro fissati con viti, su tavole sagomate di legno. Le tavole sono abbinate a mensole ripiene di biglie di vetro. Questo ciclo di opere viene presentato alla Galleria Piano Nobile di Perugia in una mostra personale curata da Emidio De Albentiis, nelle mostre personali al Centro d’arte Luigi Di Sarro di Roma a cura di Paolo Centioni, al Centro d’arte L’Idioma (AP); e nelle mostre collettive Concettualità dell’Astrazione al Castello Piccolomini di Celano (AQ) curata da Mariano Apa,  Perugia - Beuys  al Palazzo della Penna di Perugia curata da Paolo Centioni, Artisti in Umbria – promemoria per la Quadriennale a Corciano (PG), curata dai critici Enrico Crispolti, Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti. In questo periodo numerose sono le installazioni di Pensieri Cosmici. Usa materiali vari: legno, pietre, damigiane, onduline, elementi prefabbricati in cemento armato e … numerosissime biglie di vetro: metafora e allegoria del cosmo e del suo mistero. Nel 1994 si ritira a Scandolaro Foligno (PG), in una casa isolata tra gli ulivi alle pendici del monte Cologna. Dopo alcuni anni passati in solitudine, nei quali partecipa soltanto ad alcune rassegne umbro – marchigiane, torna a esporre nel 1999 nella mostra Alle Soglie del 2000 Fortuna Art Gallery Zagreb (Croazia). Nel 2000 è invitato alla mostra Il Risveglio dell’Angelo alla Rocca Paolina di Perugia, curata da Antonio Carlo Ponti. Nel 2001 il critico Armando Ginesi lo invita a una mostra d’arte contemporanea italiana a Bengasi (Libia). Nel 2002, su invito del direttore artistico, allestisce una mostra antologica al Museo Comunale di Praia a Mare, curata da Emidio De Albentiis. Negli anni 2003/05 riprende l’uso delle biglie di vetro in un ciclo di opere titolate Galassie. Su un fondo bianco di titanio spande a rilievo una materia cosmica bianca, densa e porosa, sulla quale fissa biglie colorate di vetro a simulare stelle e pianeti. Nel 2005 intraprende un viaggio avventuroso e solitario in Cina, soggiorna nelle città di Guangzhou, Liuzhou, Guilin, e, per un mese, è ospite in un monastero di monaci buddisti nello YangShuo sulle rive del fiume Li nella regione dello GuangXi. Nello stesso anno il critico e storico dell’arte Giorgio Di Genova sceglie quattro sue opere di vari periodi per le Collezioni Permanenti – Generazione anni Quaranta per il MAGI ‘900 (Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del Novecento) Pieve di Cento (BO), inserendolo nella Storia dell’Arte Italiana del ‘900 GAQ (Bora Editore Bologna). Nel 2005/06/07 ha partecipato agli incontri sull’improvvisazione Alea Jacta organizzati da Adriano Accattino al Museo della Carale Accattino (mCA) di Ivrea. Negli stessi anni realizza centinaia di gesti: guizzi improvvisi fissati in pochi secondi sulla carta, quasi a voler bloccare il tempo, a dare traccia testimonianza all’attimo fuggente. Su questi gesti è uscito un servizio sulla rivista Tracce. Cahiers d’Art con la presentazione critica di Maria Nives Manara e Franca Calzavacca. Nel 2006 partecipa alla mostra Le Nuove Acquisizioni al MAGI ‘900.  Nel 2006 e nel 2007 è invitato alla rassegna Terra di Maestri: artisti umbri del novecento (1969-1980), (1981-2000)  presso Villa Fidelia di Spello (PG). Nel 2007 è presente alla 52^ Biennale di Venezia Eventi Collaterali: 13x17. Premiata Vetreria Berengo Murano Venezia. Nei primi mesi del 2008 ha dato inizio al ciclo Strapaesaggi nei quali il colore affiora dalle profondità di una materia pulsante e varia, dando corpo ad opere di forte impatto emotivo e poetico. Due piccoli strapaesaggi sono presentati alla mostra La Collezione Zavattini: unicità e fantasia del piccolo formato al MAGI ‘900 di Pieve di Cento (BO). Nello stesso anno è invitato alla mostra Vuoto e Creatività allo Studio D’Ars di Milano, a cura di Gianni Ottaviani, e alla collettiva Artisti per Rosso Malpelo organizzata dal Comune di Nissoria (Enna). Nel 2009 è invitato alle mostre La libertà nell’arte; 100 originali per cartabianca al mCA: Museo della Carale Accattino Ivrea (TO), e alla grande collettiva 1000 artisti a palazzo, a cura di Luciano Caramel, allestita al Palazzo Arese Borromeo Cesano Maderno (MI). Nello stesso anno è invitato alla mostra Abstract: Mans tes mans al Museo CRAS di Spilimbergo (PN). Nel 2009 aderisce all’asta di solidarietà Eart(h)eart L’Aquila,. Nel 2010 è finalista al XXXVII Premio Sulmona. Nel 2011 è invitato di nuovo al mCA di Ivrea alla mostra Via Vai n°2. Nello stesso anno partecipa alle collettive: Generation itinerante Europa, Festival dell’Arte Ambasciata Iraq Roma, 1000x1000x1000 (a cura di Philippe Daverio) Palazzo delle Esposizioni Bologna, Sublimazione e Trasfigurazione Chie Art Gallery Milano, 1^ Biennale libro d’artista Treviso / Padova. Nel 2012 aderisce all’iniziativa benefica Artquake Reggio Emilia. Come negli anni precedenti è invitato alla Asta di Solidarietà 17 Aiutiamo la Pace Palazzo Tornasacco Ascoli Piceno. Nel 2013 è tra i finalisti dello Show Down Back to Nature della Saatchi Art Gallery London (by Rebecca Wilson) ed è inserito nella Italian Collection della Saatchi Art online. Nel 2014 allestisce la mostra personale Strapaesaggi alla Galleria Spazio 121 di Perugia. È selezionato alla rassegna Ricognizione 2014 Arte Contemporanea in Umbria al CIAC di Foligno. Partecipa alla mostra collettiva Segni d’arte contemporanea al CERP di Perugia. Nel 2016 è invitato alla rassegna Misericordiae opera al Museo Capitolare Diocesano (Foligno) e alla mostra Mediterranea Le Logge Palazzo comunale Pisa. Nel 2019 una sua opera è inserita nella Collezione Arte Contemporanea della Fondazione CARIFOL esposta in permanenza al CIAC di Foligno.  Dai primi anni novanta del ‘900 ha partecipato a centinaia di rassegne di Mail Art in tutto il mondo.

La sua pittura è riconducibile all’astrattismo sperimentale dal geometrico al neo-informale materico. Una pittura variegata, gestuale, emotiva. Una pittura di sentimento.